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Complessità accidentale nella Cloud Adoption
No Silver Bullets
Nel corso dell’ultima decade il Cloud Computing si è posizionato come paradigma dominante nell’ambito dello sviluppo software. Molti sviluppatori e company incontrano difficoltà, non a causa della complessità intrinseca del Cloud, ma per semplice inesperienza con lo strumento. Questa “complessità accidentale”, spesso introduce inefficienza, costi aumentati e trasforma la governance dell’infrastruttura in un vero inferno.
Il termine complessità accidentale è stato coniato da Fred Brooks nel suo saggio “No Silver Bullets”. È riferito a tutte le sfide che non sono collegate al problema, piuttosto derivate da scelte suboptimali nell’implementazione di soluzioni. Nel contesto del Cloud Computing questo concetto si verifica quando scelte poco informate, pratiche incorrette o adozioni di tecnologie affrettate rendono il sistema molto più difficile da gestire di quanto non sarebbe in realtà
Quali sono le principali cause di complessità accidentale nel Cloud
È pratica frequente l’adozione del cloud senza effettivamente avere una conoscenza approfondita della reale offerta. Il risultato è spesso l’utilizzo di uno strumento non idoneo o non ottimale per l’obiettivo che dobbiamo raggiungere, lo sviluppo di soluzioni “in-house” per funzionalità che il Cloud già prevede e infine una pessima ottimizzazione delle risorse che si traduce in spese enormi
Alcuni team si spostano sul cloud trascinandosi dietro l'architettura monolitica che spesso introduce difficoltà nella scalabiltà, complessità aggiuntiva nei rilasci e negli aggiornamenti ed una maggiore esposizione ai Single Points of Failure
Senza una conoscenza approfondità delle capacità dello strumento che si sta utilizzando diventa complesso gestirlo adeguatamente. Spesso utilizzando i vari portali messi a disposizione dai Cloud Provider non solo si consuma un enorme quantità di tempo ma si aprono le porte allo “human error”. La mancanza di automazione durante i processi di provisioning e deploy rende semplici task un collo di bottiglia notevole
Un altro classico del Cloud è vedere i propri costi spiralizzare fuori controllo per poi domandarsi dove sia finito tutto il budget. Le cause di questo spesso risiedono nella over-allocazione delle risorse dovuta a sua volta ad una mancanza o ad una superficiale conoscenza delle pratiche di FinOps e ad una mancata ottimizzazione e pianificazione delle risorse
Gestire la complessità accidentale nel Cloud
Il cloud computing richiede un cambiamento di mentalità, che troppo spesso viene trascurato. Senza un approccio adeguato, si rischia di compromettere seriamente i benefici offerti da questa tecnologia. Le conseguenze possono includere: team isolati e processi manuali lenti e inefficaci, che rallentano le operazioni e ostacolano l’agilità operativa, uno scarso utilizzo del potenziale di CI/CD e dell’automazione, con cicli di rilascio che diventano eccessivamente complessi e dipendenti da interventi manuali, la creazione di silos di competenze, che limitano la condivisione della conoscenza e rendono difficile una collaborazione fluida tra i diversi attori coinvolti.
L’adozione del cloud richiede un investimento mirato nelle persone, in particolare nella loro formazione. È fondamentale sviluppare la consapevolezza non solo delle opportunità offerte dal cloud, ma anche dei suoi limiti.
Approfondire le architetture cloud-native, come i microservizi e il serverless, è un passaggio essenziale, così come acquisire solide competenze in sicurezza e gestione dei costi.
Una volta compresi i principi fondamentali, si può iniziare a progettare servizi in ottica cloud-first, utilizzando tecnologie come Kubernetes, Docker e i servizi gestiti per database, storage e logging.
È altrettanto importante sfruttare i modelli di scalabilità elastica e l’infrastruttura on-demand. L'automazione gioca un ruolo chiave: l’adozione di strumenti di Infrastructure as Code (IaC) e la configurazione di pipeline CI/CD aumentano l’efficienza e riducono gli errori operativi.
La gestione dei costi richiede l’uso di strumenti di monitoraggio (es. AWS Cost Explorer, Google Cloud Billing, Azure Cost Management) e l’implementazione di strategie di ottimizzazione, come l’uso di istanze riservate e autoscaling.
Infine, il cloud richiede un cambiamento culturale, che promuova la collaborazione continua tra team di sviluppo e operation. È essenziale integrare fin da subito pratiche di sicurezza (DevSecOps) e gestione finanziaria (FinOps) all'interno del ciclo di sviluppo